I primi dentini del neonato: quali rimedi per la dentizione?

Rapida introduzione ai nostri temi
Quando i primi dentini spingono lentamente sulle gengive per arrivare in superficie, il piccolo prova dolori e fastidi e spesso manifesta disturbi del sonno. I sintomi della dentizione variano da bambino a bambino. Mentre in alcuni bimbi la comparsa dei denti non provoca alcun fastidio, in altri provoca irrequietezza e malesseri. Il processo di dentizione coinvolge grandi e piccoli, per il quale è bene essere preparati. Esistono svariati modi per alleviare il dolore causato dall’eruzione dentale, rendendo questo momento così delicato nella vita del neonato il più piacevole possibile.
Quando spuntano i primi dentini nei neonati?
Lo sviluppo dei denti ha inizio già nelle prime settimane di gestazione, quando sotto alle gengive iniziano a formarsi le gemme dentali, che verso il terzo mese di vita del neonato inizieranno ad uscire a poco a poco fino a bucare la gengiva. I denti da latte sono in totale 20, 10 nell’arcata superiore e 10 in quella inferiore. La numerazione ISO (International Standards Organizatione Designation System) per i denti da latte prevede, come per gli adulti, la suddivisione delle arcate in quattro quadranti: un quadrante mascellare destro, un quadrante mascellare sinistro, un quadrante mandibolare destro e un quadrante mandibolare sinistro. Alla nascita le corone dei denti da latte sono già formate. Tuttavia, sono ancora in profondità nelle gengive e, dunque, ancora invisibili.
La velocità di crescita varia molto da bambino a bambino. E ciò vale anche per il processo di dentizione, che avviene secondo tempi e modalità diverse. Normalmente la dentizione si verifica nei bambini di età compresa tra i 3 e i 12 mesi.
Quali sono i primi dentini che spuntano?
Di solito gli incisivi centrali inferiori sono i primi denti ad apparire, seguiti dagli incisivi centrali superiori. Gli incisivi laterali di solito spuntano dopo. Successivamente, eromperanno i primimolari, segnando il vero passaggio dalla dentizione decidua a quella definitiva.
I denti decidui, conosciuti come denti da latte, devono il loro nome al colore lattescente, più bianco rispetto ai denti permanenti, a causa della loro minore mineralizzazione. Questi denti vengono chiamati in parte anche così perché si riferiscono al primissimo periodo dell’infanzia. La nascita dei primi dentini segna il passaggio graduale da un’alimentazione unicamente con latte ad una dieta variegata e ricca di cibi nutrienti (processo di svezzamento).
I primi denti del neonato: sintomi e disturbi
La perforazione delle gengive e la comparsa del primo dente non avvengono mai dall’oggi al domani. La dentizione è una fase che può durare molte settimane. I genitori possono agevolare la fuoriuscita dei denti, aiutando i piccoli a sentirsi meglio durante l’eruzione dei denti. È utile dunque riconoscere i primi sintomi della dentizione.
La dentizione può essere accompagnata dai seguenti sintomi o combinazioni di sintomi:
- aumento della salivazione del piccolo
- il bambino tende a succhiare il pollice o si mette il pugnetto in bocca
- nel piccolo aumenta la voglia di rosicchiare
- le gengive si gonfiano e sono parzialmente arrossate
- irritabilità e pianto eccessivo
- il bambino dorme meno e si sveglia più volte
Con la comparsa dei primi denti si manifestano febbre e diarrea. Possono comparire anche brufoletti, eruzioni cutanee e la pelle può presentarsi rossa e infiammata. I sintomi che si manifestano non sono motivo di preoccupazione. In molti casi, possono essere ricondotti a un cambiamento nella dieta, che spesso avviene subito dopo la dentizione, e ai conseguenti cambiamenti nei processi digestivi. Possono, inoltre, comparire sia disturbi gastrointestinali, come diarrea e talvolta, vomito, sia sistemici, come febbre ed eruzioni cutanee. Di solito questi sintomi scompaiono da soli dopo un po’ di tempo.
In caso di forte mal di denti o febbre in aumento, possono essere somministrati supposte o sciroppi. Meglio consultare il pediatra in anticipo.
Se la febbre e la diarrea persistono, la visita del medico è fondamentale per escludere malattie più gravi.
L’infiammazione delle gengive irrita le mucose nasali, provocando una leggera rinofaringite definita – bronchite da dentizione, con tosse, difficoltà della respirazione e scolo nasale. Dal punto di vista medico, tuttavia, non esiste un tale collegamento. Al contrario, i neonati soffrono in genere spesso di raffreddore, per cui non è insolito che compaia anche al momento della dentizione.
Come aiutare il bambino durante la dentizione
Durante la dentizione, il bisogno dimasticare e mordere aumenta drasticamente. Come sostenere il bambino in modo positivo:
- gli anelli da dentizione sono una buona scelta per soddisfare il bisogno che i bambini hanno di mordere e rosicchiare. Massaggiano le gengive e, se vengono messi prima in frigorifero, possono avere anche un piacevole effetto calmante.
- guanti da dentizione con superficie flessibile e ruvida lenisce le gengive mentre soddisfa l’istinto di masticare e mordere.
- la radice di violetta è un rimedio naturale con effetto analgesico.
- ai bambini piace anche usare un panno fresco e umido per masticare e succhiare. Il panno può essere imbevuto anche di camomilla, la quale ha azione antinfiammatoria, antisettica e calmante.
- se il bambino ha iniziato a mangiare cibi soldi, anche un pezzo di cetriolo, una mela o una carota fresca dal frigorifero possono contribuire ad alleviare il dolore
- alcuni bambini rifiutano improvvisamente il succhietto durante la dentizione. Spesso con lo spiacevole risultato che il bambino non si addormenta facilmente. A volte aiuta a raffreddare il ciuccio in frigo prima con effetto calmante sulle gengive irritate.
Come alleviare i disturbi che accompagnano la dentizione
La dentizione non è una fase dolorosa per tutti i bambini. Per alcuni i denti da latte sono un’esperienza davvero molto dolorosa, al contrario per altri passa tutto in un batter d’occhio come se niente fosse accaduto. Per tanti bambini invece la dentizione è caratterizzata da pianti e forte irritabilità.
In questi casi, possono aiutare le tisane calmanti, come la salvia o la camomilla. Anche la radice di iris o di viola ha un effetto calmante e antidolorifico. In caso di dolore intenso, è possibile utilizzare gel dentali a base di erbe. Si possono somministrare, per esempio, anche supposte a base di camomilla.
Solo in caso di emergenza si dovrebbero somministrare al bambino antidolorifici, come paracetamolo o ibuprofene.
Globuli o collane di ambra: cosa sono e a cosa servono?
La somministrazione di globuli omeopatici è molto diffusa nei bambini durante il periodo della dentizione. Vengono usati per alleviare vari disturbi, come l’irrequietezza, l’irritabilità, l’insonnia, il dolore o la febbre. Diffusi sono:
- Chamomilla
- Belladonna
- Fosfato di calcio
- Fosfato di magnesio
- Coffea
- Cresoto
Molti genitori somministrano Osanit durante il periodo della dentizione dei loro figli. Rispetto ad altri globuli, questi hanno il vantaggio che possono essere somministrati a intervalli significativamente più brevi. Alcuni sali di Schüssler (Calcium phosphoricum D6, Calcium fluoratum D12, Ferrum phosphoricum D12, Kalium phosphoricum D6, Natrium chloratum D6) e fiori di Bach (Clematis, Impatiens, Walnut) sono anche usati per alleviare i disturbi dovuti all’eruzione dei dentini da latte.
Contro i disturbi che accompagnano la dentizione, sono tante le mamme che usano le collanine d’ambra come antidolorifico naturale. Non ci sono riscontri scientifici sui benefici che le collanine d’ambra apporterebbero ai bambini, eppure molti genitori le usano. Sono altrettanto tanti però gli scettici in merito all’uso con i bambini, sostenendo che la collana di ambra possa comportare un rischio da strangolamento. È importante, inoltre, che le singole perle o pietre siano saldamente annodate alla collana per impedire che singole parti vengano inghiottite quando la collana si rompe. Come precauzione, meglio garantirsi che la collana sia molto corta e che il bimbo non venga lasciato incustodito mentre la indossa.
La dentizione non è una malattia, ma un naturale processo di sviluppo. Si tratta di un processo che causa fastidi più o meno intensi. Pertanto, ulteriori misure, come la somministrazione di globuli o l’applicazione di collane, dovrebbero sempre essere valutate positivamente se contribuiscono a calmare genitori e figli.
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Come prendersi cura dei denti da latte
Con la comparsa dei primi dentini, inizia fin dai primi mesi di vita del bambino la cura dell’igiene orale. Non è mai troppo presto per iniziare a prendersi correttamente cura dei dentini. Sono due le ragioni più importanti per prendersi cura del cavo orale sin da subito:
1. I denti da latte, esattamente come i denti permanenti, possono subire danni. Anche le carie dei denti da latte possono essere molto dolorose, soprattutto quando si diffondono in direzione dei nervi. Le carie dei denti decidui hanno effetto negativo non solo sui denti, ma anche sulla salute orale in generale. Neonati e bambini piccoli, i cui denti da latte sono affetti da carie, hanno molte più probabilità di sviluppare le carie anche nei denti permanenti.
2. Una corretta igiene orale è una sana abitudine che ogni genitore dovrebbe insegnare al proprio bambino e che deve fare parte del rituale quotidiano. Più la cura dentale diventa normalità e abitudine, meno superamento richiede.
Prendersi cura dei denti dei bambini è fondamentale per lo sviluppo di una dentatura sana definitiva. È importante curare dunque fin dall’inizio l’igiene orale per prevenire la formazione di carie. Molti bambini si lavano i denti malvolentieri e spesso la richiesta sfocia in un capriccio. Bastano, però, diversi trucchetti geniali e un pizzico di creatività per insegnare ai piccoli l’igiene orale. Si può, per esempio, avviare ogni volta una delle canzoni preferite del bimbo, trasformando questa routine in un’occasione di divertimento. Si possono altresì inventare filastrocche e lavare i denti a passo di danza. Oltre a ciò, è importante abituare da subito il bambino allo spazzolino come un oggetto d’uso quotidiano. È utile scegliere un design colorato e divertente per rendere lo spazzolino piacevole agli occhi dei più piccoli.
Scegliere lo spazzolino per bambini è una cosa importante. Si può scegliere uno spazzolino da dito o uno con testina piccola e setole morbide, ideali per la bocca piccola del bambino. È normale che il piccolo inizialmente opponga resistenza. Educare i figli all’igiene orale è un compito che richiede molta pazienza.
Più il bambino cresce e più denti spuntano, più difficile diventa la pulizia del cavo orale. È consigliato impostare sin dall’inizio un rituale costante nelle giornate del piccolo, includendo una pulizia accurata di tutte le superfici dei denti (superficie masticatoria, superficie interna, superficie esterna). E ben presto non ci saranno più capricci.
Come scegliere il dentifricio giusto per il bambino?
Il primo passo per una corretta igiene orale nei bambini è scegliere il dentifricio adatto. Per scegliere un dentifricio adatto è sufficiente che contenga fluoro, in quanto protegge lo smalto dei denti ed evita la formazione di carie e placca. Tuttavia, il dentifricio non deve necessariamente contenere il fluoro. È comune anche la somministrazione di fluoro sotto forma di gocce o compresse. La combinazione tra dentifrici fluorati e pastiglie di fluoro è sconsigliata, poiché un’assunzione di fluoro eccessiva può essere causa di fluorosi, ossia la presenza di macchie bianche sullo smalto. La maggior parte dei dentisti raccomanda dentifrici contenenti fluoro. In questo modo, il fluoro può agire direttamente sulla superficie del dente.
La cura dentale può inizialmente essere eseguita senza dentifricio. Se si decide di usare il dentifricio, è importante usare una piccola quantità sullo spazzolino, grande quanto un chicco di riso. Man mano che cresce il bambino, la quantità va gradualmente aumentata.
Nella scelta del dentifricio giusto, naturalmente è importante anche il gusto. Se il bimbo rifiuta un certo dentifricio, provarne un altro di gusto differente. Alcuni dentifrici per bambini sono troppo dolci e aumentano il rischio di ingerimento. Sono raccomandati dentifrici dai sapori naturali e delicati. Ricordarsi, inoltre, che i dentifrici hanno una sua data di scadenza e non vanno usati dopo un anno dalla loro apertura.
Pubblicato il: 27.01.2022
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