Disturbo borderline: sintomi, cause e terapia

Rapida introduzione ai nostri temi
Il disturbo borderline di personalità è un disturbo di personalità che spesso si manifesta nella prima età adulta. Le persone affette soffrono di forti sbalzi d'umore: i loro pensieri, desideri e atteggiamenti cambiano in un attimo. Inoltre, si manifestano altri e vari sintomi che rendono difficile riconoscere un disturbo borderline. I fattori scatenanti di questo disturbo di personalità sono spesso eventi traumatici durante l'infanzia: pertanto, il trattamento consiste in una psicoterapia adattata individualmente al paziente. Nel processo, i pazienti possono imparare a comprendere la loro malattia, controllare il loro comportamento e percepire i segnali di avvertimento.
Che cos'è il disturbo borderline di personalità?
Questo disturbo si identifica come un disturbo di personalità emotivamente instabile. Si manifesta con varie sfumature e si caratterizza particolarmente per la mancanza di controllo emotivo e degli impulsi: le persone colpite sono inclini ad azioni incontrollate senza riguardo per le conseguenze. I fattori scatenanti di tali comportamenti sono stati di tensione interna che si scatenano rapidamente. Inoltre, chi ne soffre sperimenta una sensazione cronica di vuoto interiore. Si distingue fra il tipo impulsivo e il tipo borderline:
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Tipo impulsivo: tendenza alla polemica, azioni impulsive inaspettate, senza tenere conto delle conseguenze. Scoppi incontrollati di rabbia o violenza e forti sbalzi d'umore.
Tipo borderline: tendenza al litigio, insicurezza rispetto alla propria immagine o identità, relazioni instabili, paura dell'abbandono, tendenza all'autolesionismo, sensazione di vuoto permanente.
I primi sintomi del disturbo borderline di personalità si verificano prevalentemente all'inizio dell'età adulta. L'intensità dei sintomi di solito cala dopo i 30 anni. Sebbene la patologia si manifesti in tutti i generi in egual misura, molte più donne si sottopongono a cure psichiatriche.
Quali sono i sintomi del disturbo borderline di personalità?

I primi sintomi del disturbo borderline di personalità di solito compaiono con l'inizio della crescita (adolescenza), essi possono variare notevolmente nella natura e nell'espressione da persona a persona, rendendo difficile la diagnosi di questa condizione psichiatrica.
Le principali caratteristiche del disturbo borderline sono un controllo degli impulsi gravemente compromesso e sbalzi d'umore associati. Le persone colpite non hanno la capacità di controllare e misurare adeguatamente ciò che vivono e i sentimenti che ne derivano. Ne conseguono estremi stati di tensione interna, che i malati trovano insopportabili; quindi, per alleviare immediatamente questi stati di tensione, entrano in gioco azioni impulsive e spesso incontrollabili. Queste azioni possono riflettersi in un aumento di comportamenti a rischio, consumo di droghe, abbuffate, interruzione dei contatti sociali o della terapia.
Inoltre, potrebbe verificarsi una scissione dai sentimenti insopportabili (dissociazione) per tollerare meglio la tensione interiore. Un sentimento simile potrebbe essere la paura.
Alcuni malati tendono anche a comportamenti autolesionistici come autoinfliggersi ustioni, ad esempio con sigarette sul proprio corpo, o provocandosi dei tagli sulla pelle. Inoltre, le persone colpite di solito evidenziano un alto grado di tendenza al suicidio.
Anche la percezione dei propri sentimenti e dell'immagine di sé (disturbi dell'identità) risulta disturbata: le persone colpite si sentono estranee al loro ambiente abituale e non hanno idee concrete rispetto ai propri desideri, obiettivi o bisogni.
Inoltre, le persone con disturbo borderline spesso cercano di attirare l'attenzione degli altri attraverso vari metodi interpersonali (agire): comunque, le loro relazioni interpersonali sono instabili e caratterizzate dal fatto che si tende alternativamente a idealizzare o svalutare l'altra persona. Questo comportamento deriva dalla paura della vicinanza e dal timore simultaneo di essere abbandonati e si manifesta nell'attaccamento all'altra persona oppure nel respingerla, talvolta in un modo e talvolta nell'altro. Se le persone colpite subiscono il rifiuto o l'abbandono da parte di un caregiver importante, spesso ne derivano scoppi di rabbia inappropriati.
Inoltre, possono verificarsi altri sintomi concomitanti:
- Disturbi d'ansia
- Disturbo ossessivo-compulsivo
- Episodi depressivi.
Come si sviluppa il disturbo borderline di personalità?
La malattia borderline può risentire del potere scatenate di alcuni fattori. Una possibile causa è rappresenta dalla predisposizione genetica, quindi le malattie come il disturbo borderline si riscontrano nella stessa famiglia. Anche eventi traumatici nella prima infanzia possono essere fattori eziologici per il disturbo borderline: quasi i due terzi di tutte le persone colpite hanno avuto esperienze di violenza sessuale o fisica, abuso mentale o abbandono da bambini. Raramente lo sviluppo del disturbo borderline di personalità viene favorito anche da disturbi legati all'attenzione, all'iperattività e all'impulsività (disturbi ipercinetici) nell'infanzia.
Anche una minima disfunzione del sistema nervoso (disfunzione cerebrale minima) nella prima infanzia può provocare il disturbo borderline. In questo caso, i bambini affetti non vengono notati per comportamenti disturbati se sono in condizioni di basso stress, ma spesso mostrano disturbi dello sviluppo verbale e motorio sotto stress.
Un'altra possibile causa del disturbo di personalità risiede anche in un squilibrio dei messaggeri nel cervello. Tra questi cosiddetti neurotrasmettitori si includono serotonina, noradrenalina e dopamina; mentre la serotonina nel cervello aiuta a regolare l'impulsività, noradrenalina e dopamina governano la capacità di sopportare le frustrazioni.
In che modo il medico riconosce il disturbo borderline di personalità?
Per diagnosticare un disturbo borderline, un medico specialista o lo psichiatra conducono prima un colloquio sui disturbi della personalità che si verificano in famiglia e sulle anomalie mentali nell'infanzia (anamnesi). A tal fine, il medico interroga non solo le persone colpite, ma anche, se possibile, le persone di riferimento, come i genitori.
Se si sospetta un disturbo di personalità, viene eseguita una serie di test psicologici. Gli specialisti si servono di interviste cliniche strutturate e varie liste di controllo per garantire la diagnosi e differenziarla da altri disturbi della personalità.
Inoltre, il medico esegue esami mirati a escludere possibili cause organiche alla fonte del disturbo borderline. Oltre a far effettuare un esame del sangue, il medico curante controlla anche i livelli tiroidei e i livelli di vitamine e minerali delle persone colpite. Inoltre si possono utilizzare tecniche di imaging come la risonanza magnetica (RM) o l'elettroencefalografia (EEG) per esaminare il cervello in modo più dettagliato.
In che modo il medico tratta il disturbo borderline di personalità?
I fondamenti di un trattamento per il disturbo borderline di personalità vengono stabiliti da uno psicoterapeuta. In questo caso, si ricorre alla cosiddetta terapia dialettico-comportamentale (DBT), che può aver luogo come terapia individuale o di gruppo.
Obiettivi principali della terapia saranno:
- Una consapevolezza interiore
- La gestione responsabile dei propri sentimenti
- Un aumento dell'autostima
- Raggiungere la capacità di sopportare lo stress
- Saper relazionarsi con gli altri
- Capacità di gestione dei problemi.
Inoltre, uno specialista può considerare una terapia farmacologica, per trattare eventuali malattie concomitanti come la depressione o l'ansia. Così, per controllare i disturbi del sonno e gli stati di tensione, i medici usano i cosiddetti neurolettici a bassa potenza; questi farmaci bloccano il sito di attracco della dopamina messaggera nel cervello, aumentando così l'esperienza emotiva positiva.
Contro gli stati d'animo depressivi e i disturbi d'ansia e ossessivo-compulsivi si ricorre spesso agli antidepressivi. Inoltre, se i malati soffrono di sintomi deliranti si utilizzano farmaci antipsicotici. In caso sia elevato il rischio di azioni autolesionistiche, il medico curante può ricorrere a una classe di farmaci, denominata benzodiazepine. Tuttavia, esse hanno lo svantaggio di comportare un alto rischio di dipendenza, quindi il medico valuta attentamente e aggiunta individualmente la prescrizione.
Cosa puoi fare per affrontare il disturbo borderline di personalità?
Se soffri di tensione interiore o tendi a procurarti delle lesioni, è consigliabile consultare un medico. Quest'ultimo può decidere se sia utile rivolgersi a uno psichiatra o uno psicoterapeuta una volta condotta un'anamnesi dettagliata: si tratta dell'unico modo per porre una diagnosi accurata.
Per il disturbo borderline a lungo si è parlato di prognosi sfavorevole, ma con le nuove terapie su misura per la malattia è possibile raccogliere grandi successi nel trattamento: in circa il 50% delle persone colpite, già il primo tentativo di trattamento può avere successo.
Un buon numero di persone affette da disturbo borderline mostra interesse a conoscere ila patologia per capire meglio sé stesso: i gruppi di supporto e la psicoterapia offrono questa opportunità. In tale contesto, è possibile apprendere diverse abilità per affrontare il disturbo e abitudini di vita che mantengono in salute.
Anche ai parenti si consiglia di informarsi bene sul disturbo borderline, una pratica che può essere utile per classificare meglio i disturbi e non prendere sul personale il comportamento estremo delle persone colpite.
Pubblicato il: 02.04.2025
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Julia Schink è una farmacista austriaca iscritta all'albo e lavora nel reparto Patient Care di Redcare, dove è responsabile della cura dei pazienti in polimedicazione. Considera i testi di consulenza di Redcare un ottimo modo per aumentare la sicurezza della terapia farmacologica dei nostri clienti.