Cosa fare in caso di emorroidi?

Rapida introduzione ai nostri temi
Emorroidi? Niente paura. Quando si avvertono fastidiosi disturbi in sede anale, quali prurito, bruciore e perdite di secrezioni è il caso di rivolgersi al proprio medico. Ѐ importantissimo non lasciarsi sopraffare dall’imbarazzo ed agire tempestivamente, onde evitare che la situazione possa aggravarsi.
Inoltre, va ricordato, che siamo in molti a soffrire di tali disturbi. Gli esperti ritengono che circa la metà di tutti gli adulti (specialmente quelli oltre i 30 anni) soffrono di emorroidi
Che cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi non sono una patologia, ma è un disturbo molto comune: esse agiscono come cuscini composti da strutture artero-venose tra il retto e lo sfintere. Insieme allo sfintere anale, contribuiscono alla capacità di trattenere le feci. Durante la defecazione, lo sfintere si rilassa e le emorroidi, essendo vascolarizzate, rilasciano il loro sangue nel sistema vascolare. Successivamente, lo sfintere si contrae di nuovo e le emorroidi si riempiono di sangue. Risultato: gonfiandosi e sgonfiandosi tramite l’afflusso e il deflusso di sangue, le emorroidi chiudono completamente il canale anale, impedendo così la fuoriuscita delle feci.
Tutti hanno le emorroidi! Dopo tutto, si tratta di strutture vascolari che appartengono al canale anale. Solo quando le emorroidi non funzionano più correttamente si sviluppa una malattia: la malattia emorroidaria.
Sintomi: quali disturbi causano le emorroidi?
Le emorroidi sono molto sensibili: possono infiammarsi, gonfiarsi, assumere una struttura nodulare e quindi fuoriuscire provocando dolore. Nel caso della fuoriuscita delle emorroidi dal canale anale si parla di prolasso. La loro funzione di controllo della continenza fecale viene in tal caso compromessa. La secrezione mucosa può fuoriuscire dall’ano e causare una fastidiosa sensazione di bagnato, bruciore, prurito o doloredurante la defecazione. Dopo essere andati in bagno, si ha spesso la sensazione di uno svuotamento incompleto dell'intestino. Lo sforzo defecatorio causa il sanguinamento emorroideo con la presenza di tracce di sangue nelle feci.
Il sangue nelle feci, essendo un evento che ci allarma, è il vero motivo per cui molti pazienti si rivolgono a un medico.
Chi cura le emorroidi?
I sintomi della patologia emorroidaria non vanno mai trascurati ed è buona prassi rivolgersi ad uno specialista, il cosiddetto proctologo. Durante la visita verrà esaminata la zona dell’ano e del retto; verrà eseguita una palpazione indolore o usato il proctoscopio (un piccolo tubo). Si tratta di tecniche che aiutano a classificare le emorroidi secondo il livello di gravità della patologia:
Nome della malattia emorroidaria: emorroidi di 1° grado
Sintomi: le emorroidi aumentano leggermente di volume e causano sanguinamento.
Nome della malattia emorroidaria: emorroidi di 2° grado
Sintomi: le emorroidi possono aumentare così tanto di volume da protrudere all’esterno dell’ano durante l’emissione delle feci (poi regrediscono spontaneamente), causando sanguinamento, prurito, bruciore e perdita di secrezioni. In rari casi producono dolore. Inoltre, è comune la sensazione di incompleto svuotamento dell’intestino e perdita involontaria di materiale fecale.
Nome della malattia emorroidaria: emorroidi di 3° grado
Sintomi: i disturbi diventano più gravi, i noduli emorroidari non si ritirano più da sole.
Nome della malattia emorroidaria: emorroidi di 4° grado
Sintomi: Dolore persistente e intenso. Eventuale formazione di un coagulo di sangue all’interno delle emorroidi che può portare alla trombosi emorroidaria.
Malattia emorroidaria - il trattamento
Non sempre è necessario un intervento chirurgico! Se le emorroidi ingrossate non causano alcun disagio, il medico ti consiglierà di seguire alcune regole per iniziare ad avere uno stile di vita leggermente più sano: più movimento, una dieta ricca di fibre sono i due elementi più importanti che possono fare davvero molto in questi casi.
Per i sintomi lievi, quali bruciore, prurito o gonfiore, il medico prescriverà farmaci speciali:
Unguenti (ad esempio con il principio attivo anestetico lidocaina).
- Creme o supposte (ad esempio a base di Hamamelis) contro il prurito e il bruciore.
I tamponi anali (inseriti nel retto come supposte) assicurano protezione contro le perdite e impediscono che la pelle sensibile venga ulteriormente irritata dalla defecazione involontaria.
Questa, tuttavia, rappresenta solo una soluzione temporanea. Se i sintomi persistono, è necessario consultare nuovamente il medico.
L’obliterazione è probabilmente il trattamento più noto per contenere i sintomi delle emorroidi. In questo caso, il medico inietta un farmaco che blocca l’afflusso del sangue all’interno delle emorroidi.
Si gonfiano meno e i sintomi migliorano. Il medico tramite una legatura, eseguita con un anello di gomma, stringe alla base il nodulo emorroidario ingrossato. L’apporto di sangue viene così totalmente ridotto. Ciò provoca la caduta entro pochi giorni dell’emorroide in questione insieme all'anello di gomma.
Inoltre, ci sono altre procedure chirurgiche che vengono utilizzate nei casi più gravi: vi sono tecniche operative convenzionali in cui le emorroidi ingrandite vengono rimosse chirurgicamente. Altre procedure chirurgiche prevedono il posizionamento di una sutura intorno ai vasi sanguigni che portano alle emorroidi (HAL-Doppler: legatura doppler-guidata delle arterie emorroidarie o HAL-RAR: recto-anal-repair) o una fissazione chirurgica delle emorroidi (emorroidopessi con stapler - PPH) impedendone la fuoriuscita dal canale anale.
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L'intestino pigro - la causa principale della malattia emorroidaria
Le patologie emorroidarie sono nella stragrande maggioranza dei casi una conseguenza del nostro stile di vita - ed è qui che vanno ricercate le cause: stiamo troppo seduti e ci muoviamo troppo poco. Assumiamo troppi zuccheri e poche fibre. Non beviamo acqua a sufficienza, ma beviamo quantità eccessive di alcolici. Troppo spesso, il nostro equilibrio acido-base è alterato scatenando l’acidosi.
Queste abitudini non solo sono responsabili del sovrappeso, ma mettono anche a dura prova l'intestino, causando spesso la stitichezza. La stipsi determina quindi sforzi prolungati durante l’evacuazione, i quali, a loro volta, aumentano la pressione sulle vene del retto favorendo la comparsa di emorroidi.
Caso speciale: emorroidi durante la gravidanza
La gravidanza può sicuramente portare alla patologia emorroidaria. Ciò è dovuto - oltre al peso crescente del bambino - agli ormoni che il corpo rilascia, che svolgono un ruolo fondamentale per la mamma e il bambino. Questi ormoni rendono l’intestino più pigro e il tessuto connettivo dentro e intorno al pavimento pelvico più morbido ed elastico. Per le emorroidi tutto ciò risulta svantaggioso - ma di solito solo temporaneamente. Quando il bambino nasce, il più delle volte, le emorroidi della mamma regrediscono.
Caso speciale: tessuto connettivo debole
Quello che è in alcuni solo un problema temporaneo durante la gravidanza, in altre persone è un disturbo geneticamente determinato: un tessuto connettivo debole. Nella vecchiaia, inoltre, il tessuto connettivo perde la sua elasticità. Le persone anziane hanno, dunque, maggiori probabilità di sviluppare una malattia emorroidaria.
Emorroidi - consigli e rimedi casalinghi
La cattiva notizia: la patologia emorroidaria è spesso il risultato del nostro stile di vita. Quella buona: ci sono dei rimedi!
- Bevi abbastanza! La quantità raccomandata di acqua da bere al giorno è di 1,5 litri. Non sempre però si sente lo stimolo di bere, come accade per esempio nelle persone anziane. Per aiutarsi a bere molta acqua, è consigliabile avere sempre una bottiglia d’acqua a portata di mano – sia a casa che al lavoro!
- Arricchisci la tua dieta di fibre e abbonda quindi con frutta, verdura e prodotti integrali! Le fibre aiutano l’intestino a funzionare con regolarità e ad avere un pH ottimale nell’intestino.
- Muoviti ogni giorno a sufficienza! Una regolare attività fisica favorisce la digestione e previene la stitichezza.
- Non trattenere lo stimolo di andare in bagno! Molte persone ignorano lo stimolo alla defecazione perché non vogliono usare i bagni pubblici. Tuttavia, rimandare il bisogno di andare in bagno determina elevate pressioni all’interno della cavità addominale.
- Fai un bagno derivativo! Riempi il bidet con acqua tiepida per almeno cinque minuti due volte al giorno e immergi interamente la zona perineale. Ciò aiuta a lenire il prurito e il bruciore dell’ano.
- Non stare seduto sul wc a lungo! La defecazione avviene normalmente in pochi minuti. Uno sgabellino da bagno può aiutarti ad assumere una postura corretta.
Nota:Prima di prendere sostanze mucillaginose, come lo psillio indiano o semi di lino, per stimolare l’intestino pigro, è necessario assicurarsi che l’intestino sia sano – forse è semplicemente un po’ pigro. Una visita medica è inevitabile in caso di costipazione (cronica)!
Rivolgiti al tuo medico se sospetti che le tue emorroidi siano compromesse. Gli esami sono indolori e veloci. Gli aiuti terapeutici sono di provata efficacia e la possibilità di condurre una vita spensierata è molto alta!
Pubblicato il: 22.10.2019
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